martedì 8 settembre 2020

Willy Monteiro Duarte e una società matura

Se ognuno di noi volesse partecipare in maniera personale al dolore che provoca ogni delitto che accade in Italia e nel mondo vivremmo in preda ad uno schizofrenico pendolo di ansia e dolore (semicit.). Inoltre questa sedicente depressione, rabbia e sdegno collettivo manifestato a mezzo social dall'intera comunità del web emana un profondo olezzo di ipocrisia, soprattutto se paragonata al nostro agire quotidiano. L'egoismo, la solitudine ed il volontario isolamento sono tratti caratteristici della nostra società, che si presenta come un insieme di singoli rinchiusi nella propria bolla, ma desiderosi al contempo di apparire solidali con il sentiere comune. Ogni crimine è odioso; soprattutto la morte di un giovane ragazzo per futili motivi può creare sconcerto, ma una società matura dovrebbe analizzare le cause alla base di determinati fenomeni senza adottare quel processo di deresponsabilizzazione che avviene quando ognuno punta il dito, configurando una separazione chirurgica tra il concetto di "Noi" e "Loro".
Una società matura dovrebbe capire non condannare, per quello c'è la magistratura.
Una società matura dovrebbe considerare le tappe per le quali quella colpa è passata. 
Una società matura di fronte ad un delitto dovrebbe essere poco indulgente con sé stessa.
Una società matura dovrebbe creare degli anticorpi, dovrebbe prevenire i potenziali pericoli oppure dovrebbe fare in modo che gli stessi errori non si ripetano sistematicamente.
Una società matura è fatta da tanti singoli maturi, quindi nessuno di Noi è escluso da un processo di autoanalisi.
Una società matura non può e non deve chiedere una pena esemplare, perché modificherebbe quello che è la finalità della pena, ma aspettarsi una pena equa in rapporto al delitto commesso.
Non sarà la tortura dei rei ad evitare che simili reati saranno commessi in futuro, il nostro livore non sarà la soluzione a nessun problema, il nostro finto sgomento non ci renderà agli occhi degli altri persone migliori, l'esemplare punizione non ci restituirà la vittima; tutto quello che possiamo fare è cercare di analizzare le cause, capire le dinamiche e costruire un futuro diverso, ma nel frattempo la condanna dei colpevoli sarà materia di giustizia penale, non mediatica.

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