Quando una convinzione ha già preso forma nella mente di qualcuno insistere per smontarla, portando dati, fatti e numeri, ha come unico effetto quello di far irrigidire ancora di più la persona nella propria posizione.
Questo perché bisogna tenere presente che ciò che hanno di realmente seducente determinate idee non sono tanto le prove o i fatti che esse portano a proprio sostegno quanto gli aspetti emotivi sottostanti, ad esempio la passione che riescono a scatenare nelle persone.
Alla base della radicalizzazione di determinate convinzioni spesso troviamo sentimenti di risentimento, indignazione e disincanto nei confronti del mondo circostante, tant'è vero in genere una determinata idea attecchisce più facilmente in chi sente di non aver voce in capitolo, di non aver controllo su ciò che accade nel mondo o anche nella propria stessa vita. Allora la costruzione di una narrazione alternativa offre un conforto perché fornisce comodi alibi o capri espiatori e fa sembrare il mondo più semplice e controllabile.
Quindi quando si affronta un dibattito con un interlocutore già convinto delle proprie tesi bisogna essere realistici e non coltivare false speranze: chi vuol credere a tutti i costi ad un'idea è spesso sordo all'ascolto di una narrazione differente, ma attraverso un dialogo pacato e ragionevole si può cercare di piantare il seme del dubbio e sperare che col tempo metta radici capaci di far crescere una maggiore resistenza al richiamo del canto delle sirene.
G. C.